Il mondo cambia con i gesti semplici dei bambini e dei disarmati.
Don Tonino Bello
Il mondo cambia con i gesti semplici dei bambini e dei disarmati.
Don Tonino Bello
Non obbedirei al mio dovere di vescovo, se vi dicessi -Buon Natale- senza darvi disturbo.
Io, invece, vi voglio infastidire.
Non posso, infatti, sopportare l’idea di dover rivolgere auguri innocui, formali, imposti dalla routine del calendario. Mi lusinga, addirittura, l’ipotesi che qualcuno li respinga al mittente come indesiderati.
Tanti auguri scomodi, allora!
Gesù che nasce per amore vi dia la nausea di una vita egoista, assurda, senza spinte verticali.
E vi conceda la forza di inventarvi un’esistenza carica di donazione, di preghiera, di silenzio, di coraggio.
Il bambino che dorme sulla paglia vi tolga il sonno e faccia sentire il guanciale del vostro letto duro come un macigno, finchè non avrete dato ospitalità ad uno sfrattato, ad un marocchino, ad un povero di passaggio.
Dio che diventa uomo vi faccia sentire dei vermi ogni volta che la carriera diventa idolo della vostra vita; il sorpasso, progetto dei vostri giorni; la schiena del prossimo, strumento delle vostre scalate. (…)
Gli angeli che annunziano la pace portino la guerra alla vostra sonnolenta tranquillità incapace di vedere che, poco più lontano di una spanna con l’aggravante del vostro complice silenzio, si consumano ingiustizie, si sfrutta la gente, si fabbricano armi, si militarizza la terra degli umili, si condannano i popoli allo sterminio per fame.
I poveri che accorrono alla grotta, mentre i potenti tramano nell’oscurità e la città dorme nell’indifferenza, vi facciano capire che, se anche voi volete vedere -una gran luce-, dovete partire dagli ultimi. Che le elemosine di chi gioca sulla pelle della gente sono tranquillanti inutili. Che le pellicce comprate con le tredicesime di stipendi multipli fanno bella figura, ma non scaldano. Che i ritardi dell’edilizia popolare sono atti di sacrilegio, se provocati da speculazioni corporative.
I pastori che vegliano di notte, -facendo guardia al gregge- e scrutando l’aurora, vi diano il senso della storia, l’ebbrezza delle attese, il gaudio dell’abbandono in Dio. E vi ispirino un desiderio profondo di vivere poveri; che poi è l’unico modo per morire ricchi.
Sul nostro vecchio mondo che muore nasca la speranza.
Antonio Bello, da “Sulla finestra della speranza“.
Non scommettere sulla pace che non venga dall’alto: è inquinata.
Non scommettere sulla pace non connotata da scelte storiche concrete: è un bluff.
Non scommettere sulla pace che prenda le distanze dalla giustizia: è peggio della guerra.
Non scommettere sulla pace che si proclami estranea al problema della salvaguardia del creato: è amputata.
Non scommettere sulla pace che sorrida sulla radicalità della nonviolenza: è infida.
Non scommettere sulla pace che non provochi sofferenza: è sterile.
Non scommettere sulla pace come “prodotto finito”: scoraggia.
(Tonino Bello)
Se il dolore lo condividi con altri, il suo peso diminuisce. Se invece spartisci la gioia, questa aumenta a tal punto che minaccia di straripare.
T. Bello
Fate luce sulla terra, ma senza pretendere di fare scintille.
(T. Bello)
Non sparare sui sognatori. Perché a dispetto di ogni realismo scientifico che pretende di far tenere a ogni costo i piedi per terra, coloro che oggi camminano con la testa per aria saranno gli unici ad aver ragione domani.
don Tonino Bello
La libertà altro non è che l’occasione di migliorare.
A. Camus
Vivere è abbandonarsi, come un gabbiano, all’ebbrezza del vento. È assaporare l’avventura della libertà.
T. Bello
C’è un modo per vivere ed essere liberi: credere nelle cose impossibili e nei miracoli. Quelli che puoi fare anche tu!
Sì, la pace, prima che traguardo è cammino.
E, per giunta, cammino in salita.
(T. Bello)
Appassionatevi alla vita!
(Tonino Bello)