Casino Totale

Ci guardammo, stanchi e frastornati.
“Casino totale, vero?”.
“Proprio così, bella mia”.

I personaggi non sono mai esistiti. Neppure il narratore. Solo la città è veramente reale. Marsiglia. E tutti coloro che ci abitano. Con quella passione che è solo loro. Questa storia è la loro storia. Echi e reminiscenze.
Nota dell’autore

Aveva solo l’indirizzo. Rue des Pistoles, nel Vieux Quartier. Erano anni che non tornava a Marsiglia. Ora non aveva più scelta.
[incipit]

Aveva la rada ai suoi piedi. Dall’Estaque alla Pointe-Rouge. Le isole di Frioul, di Chàteau d’If. Marsiglia in cinemascope. Una meraviglia.

L’amicizia ha le sue regole, non si sfugge.

Marsiglia non è una città per turisti. Non c’è niente da vedere. La sua bellezza non si fotografa. Si condivide. Qui, bisogna schierarsi. Appassionarsi. Essere per, essere contro. Essere, violentemente. Solo allora, ciò che c’è da vedere si lascia vedere. E allora è troppo tardi, si è già in pieno dramma. Un dramma antico dove l’eroe è la morte. A Marsiglia, anche per perdere bisogna sapersi battere.

Il piacere passa attraverso il rispetto. A cominciare dalle parole. L’ho sempre pensato.

Tanta banalità e cattivo gusto in un luogo così carico di storie dolorose, mi sembra il simbolo di questa fine secolo.

E’ nei momenti di dolore che si riscopre di essere un esiliato.

Perché è così difficile farsi un amico dopo i quarant’anni? Perché non abbiamo più sogni, ma solo rimpianti?

Guardai i suoi figli. I lineamenti erano mosci. Nei loro occhi, sfuggenti, nessun lampo di rivolta. Amari dalla nascita. Avrebbero nutrito odio solo per i più poveri. E per chi avrebbe tolto loro il pane. Arabi, neri, ebrei, gialli. Mai per i ricchi. Si capiva già come sarebbero diventati. Poca cosa. Nel migliore dei casi, autisti di taxi, come il padre. E la ragazza, shampista. O commessa al Prisunic. Dei francesi medi. Cittadini della paura.

Ero come tutti gli uomini che navigano verso la cinquantina. Stavo qui a chiedermi se la vita aveva risposto alle mie speranze. Volevo dirmi di sì, ma mi restava poco tempo. Perché quel sì non fosse una menzogna.

Ma la poesia non ha mai dato risposte. Testimonia, e basta. La disperazione. E le vite disperate.

Essere pugile non significa soltanto colpire, ma, prima di tutto, imparare a ricevere i colpi. A incassare. A fare in modo che quei colpi facciano meno male possibile. La vita non è altro che un succedersi di round.

“Non posso tornare indietro, Babette. Non so dove tutto questo mi porterà. Ma ci vado. Non ho mai avuto uno scopo nella vita. Ora ce l’ho. Vale quel che vale, ma mi sta bene”.
Mi era piaciuta la luce dei suoi occhi, quando si era staccata da me.
“L’unico scopo è vivere”.
“E’ proprio ciò che ho detto”.

Lo sguardo degli altri è un’arma di morte.

Non sopporterei di essere amato da una donna che non ha niente da perdere. Amare, è questo, la possibilità di perdere.

Fuori, il sole mi inondò il viso. L’impressione di tornare alla vita.
La vera vita. Dove la felicità è un insieme di piccoli fatti insignificanti. Un raggio di sole, un sorriso, la biancheria stesa a una finestra, un bambino che gioca a calcio con una scatola di conserva, un’aria di Vincent Scotto, un leggero colpo di vento sotto la gonna di una donna…

Hassan si era fatto una bella clientela di giovani, liceali e studenti. Quelli che saltano i corsi, soprattutto i più importanti. Parlavano del futuro del mondo davanti a una birra, poi, dopo le sette di sera, decidevano di ricostruirlo. Non serviva a niente, ma era bello farlo.

So che per te non è una questione di vendetta, ma esistono cose che non si possono lasciar correre. Perché, altrimenti, non ti puoi più guardare allo specchio.
Pérol

Ricordavo la canzone dei Doors. “The End”.
Era sempre la fine, annunciata, che si avvicinava a noi. Bastava aprire i giornali alla pagina internazionale o alla cronaca. Non occorrono le armi nucleari. Ci ammazziamo con ferocia preistorica.

da Casino Totale di Jean-Claude Izzo

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Orgoglio e pregiudizio

It is a truth universally acknowledged, that a single man in possession of a good fortune, must be in want of a wife.

È una verità universalmente riconosciuta, che uno scapolo in possesso di un’ampia fortuna debba avere bisogno di una moglie.

[incipit]

They have none of them much to recommend them; they are all silly and ignorant like other girls; but Lizzy has something more of quickness than her sisters.
Nessuna di loro ha niente di cui andare fiera; sono tutte sciocche e ignoranti come la altre ragazze; ma Lizzy ha un po’ più di acume rispetto alle sorelle.Mr. Bennet

Mrs. Bennet: You have no compassion for my poor nerves.
Mr. Bennet: You mistake me, my dear. I have a high respect for your nerves. They are my old friends. I have heard you mention them with consideration these last twenty years at least.

Mrs. Bennet: Non hai nessuna compassione per i miei poveri nervi.
Mr. Bennet: Ti sbagli, mia cara. Ho un grande rispetto per i tuoi nervi. Sono miei vecchi amici. Li ho sentiti, con grande rispetto, menzionare da te almeno negli ultimi vent’anni.

My mind was more agreeably engaged. I have been meditating on the very great pleasure which a pair of fine eyes in the face of a pretty woman can bestow.”
Miss Bingley immediately fixed her eyes on his face, and desired he would tell her what lady had the credit of inspiring such reflections. Mr. Darcy replied with great intrepidity, “Miss Elizabeth Bennet.”

La mia mente era impegnata in cose più gradevoli. Stavo meditando sul grande piacere che procurano due begli occhi nel volto di una donna graziosa.”
Miss Bingley lo fissò immediatamente in volto, e gli chiese di dirle quale fosse la signora che aveva avuto il merito di ispirare una tale riflessione. Mr. Darcy replicò intrepido, “Miss Elizabeth Bennet.”

His sisters declared that they were miserable. They solaced their wretchedness, however, by duets after supper.
Le sorelle si dichiararono desolate. Tuttavia, si consolarono della loro infelicità con un duetto dopo cena.

I hope I never ridicule what is wise and good. Follies and nonsense, whims and inconsistencies do divert me, I own, and I laugh at them whenever I can.
Spero di non mettere mai in ridicolo ciò che è saggio e buono. Stravaganze e sciocchezze, capricci e assurdità mi divertono, lo ammetto, e ne rido ogni volta che posso.
Lizzy

In his library he [Mr. Bennet] had been always sure of leisure and tranquillity; and though prepared, as he told Elizabeth, to meet with folly and conceit in every other room in the house, he was used to be free from them there.
Nella sua biblioteca [Mr. Bennet] era sempre sicuro di stare tranquillo e a suo agio, e sebbene fosse disposto, come aveva detto a Elizabeth, a imbattersi in stupidità e presunzione in tutte le altre stanze della casa, lì era abituato a sentirsene al riparo.

But Elizabeth was not formed for ill humour; and though every prospect of her own was destroyed for the evening, it could not dwell long on her spirits.
Ma Elizabeth non era fatta per essere di cattivo umore, e sebbene tutte le prospettive circa la serata fossero sfumate, la cosa non poteva a lungo albergare nel suo animo.

Heaven forbid! – That would be the greatest misfortune of all! – To find a man agreeable whom one is determined to hate! – Do not wish me such an evil.
Il cielo non voglia! Sarebbe la sciagura peggiore di tutte! Trovare gradevole un uomo che si è decisi a detestare! Non augurarmi una disgrazia del genere.Lizzy

We are each of an unsocial, taciturn disposition, unwilling to speak, unless we expect to say something that will amaze the whole room, and be handed down to posterity with all the eclat of a proverb.
Abbiamo entrambi un temperamento poco socievole e taciturno, poco propenso a parlare, a meno che non ci si proponga di dire qualcosa che farà colpo su tutta la sala, e che sarà trasmesso alla posterità con tutto il lustro di una massima.Lizzy a Darcy

She [Elizabeth] was confident of having performed her duty, and to fret over unavoidable evils, or augment them by anxiety, was no part of her disposition.
[Elizabeth] era certa di aver compiuto il proprio dovere, e angustiarsi per mali inevitabili, o farli crescere con l’ansia, non era nel suo carattere.

A scheme of which every part promises delight, can never be successful; and general disappointment is only warded off by the defence of some little peculiar vexation.
Un progetto che promette godimento in ogni sua parte non può mai avere successo, e una totale delusione può essere tenuta lontana solo difendendosi con qualche piccola e specifica seccatura.
Lizzy

I do think Mrs. Long is as good a creature as ever lived – and her nieces are very pretty behaved girls, and not at all handsome: I like them prodigiously.
Credo che Mrs. Long sia la persona migliore al mondo, e le sue nipoti sono ragazze molto ammodo, e per niente belle. Mi piacciono da morire.
Mrs. Bennet

We all love to instruct, though we can teach only what is not worth knowing.
Tutti amiamo educare, anche se siamo in grado di insegnare solo ciò che non vale la pena di sapere.
Lizzy

For what do we live, but to make sport for our neighbours, and laugh at them in our turn?
Perché di che cosa viviamo, se non per farci prenderci in giro dai nostri vicini, e per ridere di loro quando tocca a noi?
Mr. Bennet

I am the happiest creature in the world. Perhaps other people have said so before, but not one with such justice. I am happier even than Jane; she only smiles, I laugh.
Sono la creatura più felice del mondo. Forse l’hanno già detto altri, ma nessuno così a ragione. Sono persino più felice di Jane; lei sorride soltanto, io rido.

Da Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen

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contemplazioni

Canto di manzo cornuto
(dal Sud-Ovest)

La Terra d’Oriente sembra molto bella.
Vado verso di essa e vedo
Quanto sembra essere bella.
Vado verso la Terra Piacente.

La Terra d’Occidente è più terribile.
Vado verso di essa e vedo
Come è terribile la Terra.
Vado verso la Terra paurosa.

da Canti degli indiani d’America

Georgiana Darcy’s Diary di Anna Elliott

La traduzione è mia, quindi chiedo scusa se non è proprio adeguata!

Thursday 21 April 1814
At least I was not in love with Mr. Edegeware.
That sounds as though I am trying to salvage my pride, but I am truly not. I hate lying – especially to myself. And there is small point in keeping a private journal if I am only going to fill it with lies.
Giovedì 21 aprile 1814

Almeno non ero innamorata di Mr. Edegeware.
Questo suona come se sto cercando di salvaguardare il mio orgoglio, ma davvero non è così. Detesto mentire – specialmente a me stessa. E non vale la pena tenere un diario segreto se intendo solo riempirlo di bugie.

[incipit]

And I knew I would never in three hundred years work up the nerve for a dramatic confrontation of that kind. Or if I did, I would stand there red-faced and stammering trying to think of the perfect retort. Which would probably come to me a three o’clock the following morning, but not before.
Sometimes I hate being shy.

E sapevo che non avrei mai in trecento anni di lavoro trovato il coraggio per un confronto drammatico del genere. Oppure, se ci riuscissi, me ne starei lì con la faccia rossa a balbettare cercando di pensare alla perfetta risposta a tono. Che probabilmente mi verrà in mente alle tre del mattino seguente, ma non prima.

(Pagina 3)

It is a truth universally acknowledged that a young lady of a rank and property will have packs of money- or land-hungry suitors yapping around her heels like hounds after a fox.

E’ una verità universalmente riconosciuta che una giovane donna di rango e con proprietà avrà branchi di pretendenti affamati di denaro o di terra che le abbaiano alle calcagna come cani dietro ad una volpe.

(Pagina 5)

Elizabeth has dark hair and creamy pale skin. She has lovely dark eyes, though she is not a great beauty – at least to anyone who first meets er. But somehow the moment she smiles and starts speaking, she is beautiful. She can light up a room just by coming into it and charm anyone from the boy who cleans the knives and boots all the way up to an elderly duke. […] Light and bright and sparkling and never seeming to worry over knowing the right thing to say or what other peolple will think of her.

Elizabeth ha i capelli neri e una pelle pallida color crema. Ha degli adorabili occhi scuri, anche se non è una gran bellezza – almeno per chiunque la incontra per la prima volta. Ma in qualche modo nel momento in cui sorride ed inizia a parlare, è bellissima. Può illuminare una stanza solo entrandovi e affascinare chiunque dal ragazzo che pulisce coltelli e stivali fin su in altro al più anziano duca. […] Leggera e luminosa e frizzante e non sembra mai preoccuparsi si sapere la osa giusta da dire o cosa le altre persone penseranno di lei.

Georgiana descrive la cognata

(Pagina 16)

Every young lady must be accomplished: paint and draw and play on pianoforte – and execute embroidered needlework to perfection, as well. Because those are the skills gentlemen wish in a wife, and to attract a good match, we must all be sure to aquire them.
Wich seems strange to me. In the entire history of the world has any man, anywhere, honestly cared about an embroidered landscape picture?

Ogni giovane donna deve essere talentuosa: dipingere e disegnare e suonare il pianofore – ed eseguire ricami cuciti alla perfezione, ovviamente. Perché queste sono le abilità che gli uomini desiderano in una moglie, e per attirare un buon partito, dobbiamo tutte essere sicure di acquisirle.
Il che mi sembra strano. Nell’intera storia del mondo quale uomo si è mai, in qualsiasi luogo, onestamente preoccupato di un paesaggio ricamato?

(Pagina 23)

It has been a year since I’ve seen him – maybe he has grown bald. Or fat.
Though I have a horrible, sinking feeling inside me that it would not matter to me if he had.

E’ passato un anno dall’ultima volta che l’ho visto – forse è diventato calvo. O grasso.
Anche se ho l’orribile, naufragante sensazione dentro di me che non mi importerebbe affatto se fosse così.

Georgiana a proposito del colonnello Fitzwilliam

(Pagina 26)

Lady Catherine is certainly a force to be reckoned with.

Lady Catherine è certamente una forza da tenere in considerazione.

Mr Folliet

(Pagina 48)

It’s just that is what music has always done for me, ever since I was quite small: given me a place to put the feelings that hurt most.

E’ proprio questo ciò che la musica ha sempre fatto per me, fin da quando ero molto piccola: darmi un luogo in cui mettere i sentimenti che mi fanno più male.

(Pagina 53)

He [Edward] once heard Aunt De Bourgh say in the summertime that she was most displeased by the lack of rain and would have to speak to someone about it. And Edward laughed and said that he assumed by ‘someone’ she meant God, and that he could just see Aunt de Bourgh including a stern lecture on the summer weather evening prayers.

[Edward] una volta ha sentito la Zia De Bourgh dire durante l’estate che era molto dispiaciuta dalla mancanza di pioggia e avrebbe parlato con qualcuno al riguardo. E Edward aveva riso e aveva detto che presumeva che con “qualcuno” lei intendesse Dio, e che poteva proprio vedere la Zia De Bourgh includere una severa ramanzina sul tempo estivo nelle preghiere della sera.

(Pagina 121)

Because I’m a woman. If I were a man, I might visit every house of ill-repute in London, keep a dozen or more mistresses on a string – and the world would slap me on the back and cheer me on. It’s true, isn’t it?

Perché sono una donna. Se fossi un uomo, potrei visitare ogni casa di malaffare a Londra, tenere sulla corda una dozzina d’amanti o anche di più – e il mondo mi darebbe una pacca sulla schiena e mi acclamerebbe. E’ vero, non è così?

Georgiana

(Pagina 153)

It truly is frightening what people can persuade themselves into believing when they’re in love.

E’ davvero spaventoso quello che le persone si convincono a credere quando sono innamorate.

(Pagina 183)

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Il figlio della luce

Frasi dal libro Il figlio della luce di Christian Jacq (Il romanzo di Ramses 1)

Il toro selvaggio, immobile, fissava il giovane Ramses.
[incipit]

Un uomo vero di spinge fino al limite delle sue forze. Un re va oltre.
[…]
Tu stavi nascosto nella mia mano come una stella; oggi, io apro le dita. Brilla o scompari.

Sethi
(Pagina 13)

— Non ho vinto il toro.
— Hai vinto la paura, il primo degli avversari lungo il cammino della saggezza.

Ramses e Sethi
(Pagina 15)

Ramses si rese conto della precarietà della propria esistenza e, al tempo stesso, della possanza che gli elementi potevano trasmettere all’anima del silenzioso. Dio aveva creato il deserto perché gli uomini tacessero e udissero la voce del fuco sacro.

(Pagina 63)

Ramses ricopiava su papiro una massima del saggio Ptahhotep […]. Il principe si impregnava di quel pensiero, quasi che l’antico autore si rivolgesse, al di là dei secoli, direttamente a lui.

(Pagina 115)

Una parola perfetta è più nascosta della pietra verde e tuttavia si trova tra servi che faticano alla mola.

Massima del saggio Ptahhotep citata da Nefertari
(Pagina 131)

— Quale credi che sia lo scopo di questa spedizione?
— Riportare turchesi agli dei.
— Sono indispensabili al benessere del paese?
— No, ma… Come non tener conto della loro bellezza?
— Il profitto non deve essere la fonte della nostra ricchezza, perché la minerebbe dal di dentro; privilegia in ogni essere umano e in ogni cosa ciò che ne assicura il prestigio, vale a dire la sua qualità, il suo ascendente, il suo genio. Cerca ciò che è insostituibile.

Sethi e Ramses
(Pagina 168)

Chi desidera regnare è un insensato o un incapace […]. In quanto Faraone, tu sarai il primo servitore del tuo popolo, un servitore che non avrà più diritto al riposo e alle gioie pacifiche degli altri uomini.

Sethi
(Pagina 374)

Lo meritava davvero, quello schiacciante nome di Figlio della Luce?

[explicit, selezionare per leggere]

INTERESSANTE MA NON EMOZIONANTE
Una rilettura che purtroppo non ha eguagliato gli entusiastici ricordi della prima e non ha saputo ri-conquistarmi. La prima volta questi romanzi se non ricordo male uscirono a distanza di un mese l’uno dall’altro, e io fremevo ogni volta per continuare con la storia, mentre ora neanche mi va di leggere gli altri libri della serie. Prima o poi, però, proseguirò!
http://www.naufragio.it/iltempodileggere/11172