Napoleone « il tempo di leggere

Il 15 agosto 1769 nacque ad Aiaccio un bambino, che ebbe dalla sua famiglia il nome di Buonaparte e dalla sorte quello di Napoleone.
[incipit]

Quando si scrive la biografia di un Giulio Cesare, di un Carlomagno o di un Napoleone, la lanterna di Diogene non serve più cercare l’uomo: l’uomo vien trovato dalla posterità e appare agli occhi del mondo radioso e sublime. Quello che occorre dunque seguire, è il cammino da lui percorso prima di arrivare al suo piedistallo, e più le tracce che ha lasciato in certi punti della via sono leggere, meno sono note e quindi più destano la curiosità.
(Pagina 19)

Bonaparte gli mostra la pianura disseminata di morti e gli chiede cosa ne pensa della battaglia. Desaix abbraccia tutto con un’occhiata.
«Dico che è perduta», risponde; poi, cavando l’orologio: «Ma non sono che le tre e abbiamo ancora il tempo di vincerne un’altra».
(Pagina 63)

Altezza Reale,
Esposto alle fazioni che dividono il mio paese e all’inimicizia delle più grandi potenze, io ho chiuso la mia carriera politica. Vengo, come Temistocle, a sedermi al focolare del popolo britannico. Mi metto sotto la protezione delle sue leggi, che io reclamo da Vostra Altezza Reale, come quella del più potente, del più costante, del più generoso tra i miei nemici.
Napoleone al Principe Reggente d’Inghilterra
(Pagina 175)

 

da Napoleone di Alexandre Dumas padre

 

Sorgente: Napoleone « il tempo di leggere

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L’ultimo orco di Silvana De Mari

Mentre, alla testa dei Mercenari di Daligar, comandava l’inseguimento del Maledetto Elfo, il Capitano Rankstrail, detto l’Orso, cercò di ricordarsi da quanti anni lo inseguiva.
[incipit]

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La Cripta dei Cappuccini

Frasi da La Cripta dei Cappuccini di Joseph Roth.

Il nostro nome è Trotta. La nostra casata è originaria di Sipolje, in Slovenia. Casata, dico; perché noi non siamo una famiglia. Sipolje non esiste più, da tempo ormai. Oggi, insieme con parecchi comuni limitrofi, forma un centro più grosso. Si sa, è la volontà dei tempi. Gli uomini non sanno stare soli. Si uniscono in assurdi aggruppamenti, e soli non sanno stare neanche i villaggi. Nascono così entità assurde. I contadini sono attratti dalla città e gli stessi villaggi aspirano per l’appunto a diventare città.
[incipit]

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Downton Abbey, stagione 2

Episodio 1

Mrs Huges: C’è una grata sul muro, quindi si può sentire tutto quel che viene detto nella stanza.
Carson: Ora, se fossi un gentiluomo non vorrei sapere nulla.
Mrs Huges: Ma non lo siete.
Carson: Per fortuna.

 

Episodio 2

Daisy: Andrai in guerra?
William: Speriamo! Sarebbe deludente se finisse prima del mio arrivo.
Mrs Patmore: Se dessero ascolto a me, sarebbe finita per l’ora del tè.

La verità non ha importanza, sono le apparenze che contano.
Violet

 

Episodio 3

E’ stato un bel sogno mia cara, ma adesso è finito. Prima della guerra tutto il mondo sognava, ma ora si è svegliato e ha detto addio a quel sogno per sempre.
Robert

 

Episodio 4

Mary: Nonna, non potete essere così contraddittoria!
Violet: Sono una donna. Posso essere contraddittoria quanto mi pare.

Episodio 6

Isobel: La colpa è in parte della cugina Violet.
Violet: Si, di solito lo è.

Episodio 7

Quando finisce una guerra il primo sentimento è il sollievo. Il secondo, delusione.
Richard Carlisle

Pensavo che sarei morto in questa casa e che il mio fantasma l’avrebbe infestata per sempre.
Carson a proposito di lasciare Downton Abbey

Speciale Natalizio

Richard Carlisle: Vi piacciono questi giochi, in cui il giocatore deve rendersi ridicolo?
Violet: Sir Richard, la vita è un gioco in cui il giocatore deve rendersi ridicolo.

Raramente penso di essere altruista, ma quando ti sento parlare mi succede.
O’Brian a Thomas

Richard Carlisle: Parto in mattinata, Lady Grantham. Dubito che ci rivedremo ancora.
Violet: Lo promettete?

Matthew: Sono spiacente per il vaso [che si è appena rotto].
Violet: Oh, non esserlo! Era il regalo di nozze di una mia orribile zia. L’ho odiato per mezzo secolo.

Firefly – Episodi 2 e 3

Episodio 2 (The Train Job)

[Mal insiste nel continuare il lavoro, anche se il treno è pieno di soldati dell’Alleanza]
— Diavolo, questo lavoro lo farei anche gratis!
— Allora posso avere la tua parte?
— No!
— Se muori posso avere la tua parte?
— Sì.

Mal e Zoe

Episodio 3 (Bushwhacked)

[L’aggressore di Jayne, un colono malnutrito, è stato fermato da Mal]
— Oh sì, è proprio una bestia. E’ un miracolo che tu sia ancora vivo.
— Sembrava più grosso quando non potevo vederlo.

Simon e Jayne

— Sembra strano che lei abbia voluto chiamare la sua nave come una battaglia in cui era dalla parte sbagliata.
— Magari dalla parte che ha perso. Ma non sono ancora convinto che fosse quella sbagliata.

Il Comandante Harken e Mal

WOUNDED KNEE

Quando abbiamo occupato Wounded Knee nel 1973 è stata una questione
di sopravvivenza. Abbiamo preso i fucili, perché è nostro dovere
sopravvivere come popolo. Questa è l’Istruzione di Dio per noi.
Dobbiamo sopravvivere. Dovevamo far sapere al mondo che il nostro
popolo stava per essere annientato. Il Governo degli Stati Uniti non
può nasconderequello che ci ha fatto. Il mondo doveva sapere.
Adesso tutti sanno.
E’ nostro dovere diventare nuovamente un popolo libero, diventare
parte del mondo delle nazioni. Noi siamo una nazione a tutti gli
effetti, secondo le regole stabilite dalle Nazioni Unite. Abbiamo la
nostra lingua, la nostra religione, la nostra terra, la nostra
storia, la nostra cultura che risale all’alba dei tempi.
E’ più di quanto il nostro Governo degli Stati Uniti sia in grado
di dire di se stesso. Avete preso a prestito la lingua e la
religione da qualcun altro: da noi!
Noi Indiani siamo un popolo bellissimo, un popolo pacifico.
Ciascuno di noi è un capo nato. Abbiamo tanto da insegnare al mondo,
tanto da dare alle altre nazioni e agli altri popoli. Vogliamo il
posto che ci spetta. Non potete nasconderci al mondo!
Dovevamo mettere fine all’assassinio della nostra gente, perciò
nel 1973 ci siamo ripresi una piccola parte della nostra terra, la
sacra collina di Wounded Knee, proprio quinella riserva di Pine
Ridge. E’ qui che hanno massacrato Big Foot e la sua tribù nel 1890.
La gente di Big Foot non aveva fatto niente di male. Era nel mezzo
dell’inverno e loro stavano scendendo dal Nord Dakota per rifugiarsi
qui a Pine Ridge con Nuvola Rossa. Erano mezzi congelati, stavano
morendo di fame, volevano soltanto sopravvivere. Stavano seguendo le
Istruzioni di Dio.
Si sono accampati a Wounded Knee, ma i soldati sono venuti con i
fucili. Hanno circondato Big Foot e la sua gente come se fossero
criminali. Invece erano soprattutto vecchi, donne e bambini piccoli.
Big Foot non voleva combattere. Era già ammalato, aveva la
polmonite. Voleva la pace.
I soldati li hanno messi in fila nel freddo e hanno cominciato a
togliere loro tutte le armi. Il terz’ultimo uomo della fila fu
trattato brutalmente da uno dei soldati, perciò prese il fucile e
gli sparò alla testa. Quelli che sono sfuggiti al massacro hanno
raccontato tutto alla nostra gente.
I soldati in cima alla collina hanno cominciato a sparare, a
sparare su tutti. La nostra gente cadeva a terra e i soldati
falciarono persino dozzine dei prorpi uomini. I nostri guerrieri
cercarono di difendere la loro gente,, combatterono con grande
coraggio, ma non avevano nessuna possibilità. I soldati li
massacrarono, poi massacrarono gli anziani, le donne e i bambini.
Quando mai si è sentito che un’intera famiglia, un intero popolo
debba essere punito per l’azione di un solo uomo? E’ questa la
vostra giustizia? E’ questo che dice la vostra Costituzione?
Certamente non è la legge di Dio.
Hanno massacrato trecento di noi
Il nostro sangue ha reso sacra Wounded Knee.

Per questo motivo abbiamo scelto Wounded Knee per l’Occupazione. Non
volevamo sparare a nessuno. Certo, avevamo i fucili, ma non volevamo
usarli. Poi la FBI ci ha circondato. Io ero là con gli altri
Anziani. Eravamo i Pacificatori. I nostri guerrieri sono venuti da
me a chiedermi che cosa fare.
Usate la Pipa, la Sacra Pipa”, ho detto loro.”E’ più potente di
qualsiasi fucile, più potente persino della bomba atomica!”
Per settantuno giorni li abbiamo respinti. E non è stato merito
dei fucili: è stato il potere della Sacra Pipa, il potere
soprannaturale di Dio.
Così abbiamo evitato un altro massacro. Alcuni sono stati feriti,
altri sono stati uccisi, ma abbiamo seguito le Istruzioni di Dio.
Siamo sopravvissuti.
In seguito, molti dei nostri guerrieri sono stati arrestati e
chiusi in carcere, Leonard Peltier e gli altri, con accuse inventate
di sana pianta. Non si preoccupavano di chi avrebbero preso, era
sufficiente che fossero Indiani. “Prendete il primo Indiano che
incontrate!”, questa è la giustizia dell’ Uomo Bianco.
Noi però siamo sapravvissuti e continueremo a sopravvivere. E’
questo il significato di Wounded Knee: sopravvivenza.

(da “Nobile Uomo Rosso” – Il mondo straordinario di un Wisdomkeeper Lakota di Harvey Arden)

L’UOMO BIANCO NON CAPISCE NIENTE

L’Uomo Bianco capisce tutto in modo sbagliato. Dice che vogliamo la guerra, quando invece è la pace che cerchiamo. Vedete, questo copricapo lui lo chiama “casco da guerra”. Certo, lo usavamo in guerra, ma per la maggior parte del tempo serviva per le cerimonie, non per la guerra. Ogni penna rappresenta una buona azione – vedete, nel mio, ne ho trentasei. Non è un oggetto di guerra, serve a dire chi siamo.
Quando intoniamo dei canti, l’Uomo Bianco li chiama canti di guerra. Ma non sono canti di guerra, sono preghiere a Dio. Abbiamo dei tamburi e allora l’Uomo Bianco li chiama tamburi di guerra. Ma non sono per la guerra, sono per parlare con Dio. I tamburi di guerra non esistono.
L’Uomo Bianco vede i nostri guerrieri che si dipingono il volto e così parla di pitture di guerra. Ma non servono alla guerra, servono perché Dio veda chiaramente la nostra faccia se dobbiamo morire.
L’Uomo Bianco dice che noi Lakota siamo venuti sulle Colline Nere soltanto un paio di secoli fa. Si sbaglia. Siamo qui da milioni di anni. L’Uomo Bianco dice che Dio ha creato il mondo in sette giorni.
Si sbaglia: Dio sta costruendo il mondo da milioni di anni, e ancora non ha finito.
Lo fa nuovo ogni mattina quando sorge il sole. Se non lo facesse, puff, il mondo sparirebbe. Per questo noi Gli inviamo le nostre preghiere ogni mattina e ogni sera, per ringraziarLo per il mondo.
Se non lo ringraziassimo, potrebbe smettere di rinnovare il mondo ogni giorno e così tutto scomparirebbe.
E poi, che cosa rimarrebbe all’Uomo Bianco da rubarci?

(da “Nobile Uomo Rosso” – Il mondo straordinario di un Wisdomkeeper Lakota
di Harvey Arden)